Il 25 aprile 2015, un violento terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito il Nepal con forza devastante, provocando danni enormi e sconvolgendo la vita di milioni di persone. Questa catastrofe naturale ha interessato circa 8 milioni di individui, pari a quasi un terzo della popolazione del Paese. Si sono registrate oltre 9.000 vittime e 22.000 feriti, mentre interi villaggi sono stati rasi al suolo e infrastrutture vitali completamente distrutte, lasciando migliaia di famiglie in condizioni disperate e bisognose di aiuti umanitari immediati.

Il sistema educativo è stato particolarmente colpito: migliaia di scuole sono state danneggiate o completamente distrutte, privando circa 1,5 milioni di bambini di un ambiente di apprendimento sicuro e stabile. In risposta all’emergenza, sono state allestite strutture scolastiche temporanee, ma molte di esse si sono rivelate inadeguate a garantire un’istruzione di qualità nel lungo periodo.

Per le famiglie, il terremoto ha comportato sfide insormontabili: perdita di reddito, insicurezza alimentare e l'angosciante scelta tra mandare i figli a scuola o farli lavorare per mantenersi.

Questo tragico contesto ha evidenziato l'importanza di ricostruire non solo edifici, ma anche vite umane, mettendo l'istruzione al centro degli sforzi di riabilitazione. Iniziative come Helping Hands svolgono un ruolo cruciale nel garantire un futuro migliore ai bambini più vulnerabili del Nepal.